Ciò che oggi si legge come un archivio sensibile di mutamenti è in realtà un meccanismo tattile, che dispone delle funzionalità creative appartenenti al luogo e all’esterno di esso . Il funzionamento è derivante dai collegamenti individuali che lo attuano, ovvero è operante solo se tutti i partecipanti aderiscono.
Il mutamento è verificabile durante il passaggio dal giorno alla notte.
Si depositano strati di luci che modificano gli spazi:
I muri mostrano le tracce di colore nel tempo, si notano filtri di materia essiccata e ricoperta da nuova materia.
Nei momenti di luce intensa, i sub-strati di colore che hanno la saturazione più decisa, rispettivamente alle pareti, riemergono nelle angolazioni più acute.
Il passaggio dell’androne centrale è spesso buio durante le giornate calde.
Durante il giorno sono visibili elementi destinati a sparire nella sera, i segni si manifestano in detonazione sotto le luci artificiali della notte.
Nel piano terra , la punta del pentagono si percorre in un corridoio le cui pareti sono dipinte con figure in toni di bianco e nero.
Percorrendo l’androne che collega l’ingresso all’ufficio del comandante , si notano i toni blu delle pareti esterne della struttura “E” , lo spazio in cui erano previsti i magazzini.
Appena fuori l’androne sulla sinistra vi è situato un oggetto, la cui è forma simile a quella di un mutante, in realtà è una fornace, ma rispettivamente alle caratteristiche estetiche dello spazio intorno e dei visitatori, tale ogetto sembra essere un nodo importante
di collegamento,
sopratutto perchè è uno sguardo acceso sui continui passaggi.
Il mutamento è verificabile durante il passaggio dal giorno alla notte.
Si depositano strati di luci che modificano gli spazi:
I muri mostrano le tracce di colore nel tempo, si notano filtri di materia essiccata e ricoperta da nuova materia.
Nei momenti di luce intensa, i sub-strati di colore che hanno la saturazione più decisa, rispettivamente alle pareti, riemergono nelle angolazioni più acute.
Il passaggio dell’androne centrale è spesso buio durante le giornate calde.
Durante il giorno sono visibili elementi destinati a sparire nella sera, i segni si manifestano in detonazione sotto le luci artificiali della notte.
Nel piano terra , la punta del pentagono si percorre in un corridoio le cui pareti sono dipinte con figure in toni di bianco e nero.
Percorrendo l’androne che collega l’ingresso all’ufficio del comandante , si notano i toni blu delle pareti esterne della struttura “E” , lo spazio in cui erano previsti i magazzini.
Appena fuori l’androne sulla sinistra vi è situato un oggetto, la cui è forma simile a quella di un mutante, in realtà è una fornace, ma rispettivamente alle caratteristiche estetiche dello spazio intorno e dei visitatori, tale ogetto sembra essere un nodo importante
di collegamento,
sopratutto perchè è uno sguardo acceso sui continui passaggi.