
Questo è uno dei principali motivi per cui ci sentiamo uniti e capaci di affrontare un percorso più impegnativo e costante.
Riflettendo sulle difficoltà legate alla creazione e allo sviluppo del nostro gruppo, in occasione di incontri e dibattiti, abbiamo rintracciato, nella precarietà del vivere quotidiano, la maggiore causa di disgregazione. E, in una certa misura, l’impegno di noi tutti, rivolto a circoscrivere e risolvere questo genere di difficoltà, ci ha dato modo di individuare nel contesto della periferia urbana le conseguenze di questa stessa precarietà (in una scala più ampia) e di includere nel progetto, proprio per far fronte a queste problematiche, una serie di “accorgimenti” rivolti alla partecipazione attiva delle persone che vi abitano.
Obiettivo del progetto è la creazione di una nuova immagine condivisa per i luoghi di intervento.
Nidi 5.8 si configura come una pratica di produzione artistica e culturale che diventa strumento di conoscenza del territorio ed elaborazione di strategie condivise di riqualificazione.
Dove, per strategie condivise, si intende l’individuazione di domande rivolte alla cittadinanza relative allo spazio pubblico, che possano fornire indicazioni progettuali per l’area interessata.
Le ipotesi di trasformazioni saranno pensate in relazione all’immaginario del luogo, ovvero dei desideri e delle proiezioni degli abitanti.
È un progetto su come lo spazio pubblico viene vissuto, ricordato,immaginato e trasformato,
nonché un esperimento produttivo che coniuga pratiche di progettazione partecipata e di produzione artistica e multimediale.
Il progetto si costruisce anche attraverso il confronto continuo con le Associazioni e i Laboratori che operano sul quartiere.
La periferia romana si pone come luogo naturale di sperimentazione per percorsi innovativi.
Gli interventi offrono l’attraversamento di territori specifici. Un attraversamento reale e virtuale che implica una rimessa in discussione di dogmi, di certezze, di pregiudizi.
Le opere verranno realizzate attraverso la “trasformazione” di strutture e spazi in grave disfacimento e in disuso, utilizzando in alcuni casi i materiali di scarto già presenti sul territorio. Nidi 5.8 rende il fruitore non solo parte attiva nell’opera, ma anche soggetto creativo nel processo di ideazione della stessa.
A tal fine gli interventi si avvalgono dell’organizzazione di laboratori artistici (a cui potranno partecipare sia i residenti che gli occupanti le zone in questione), di incontri , discussioni , interviste, workshop.
Link di riferimento : http://www.traidentiti.it/nidi.html